La ptosi congenita indica un abbassamento della palpebra superiore. Può essere mono o bilaterale e causa riduzione permanente della capacità visiva (ambliopia da deprivazione) se non opportunamente e tempestivamente trattata. Può associarsi a posizione anomala del capo con mento sollevato nel tentativo da parte del bambino di utilizzare entrambi gli occhi.
La terapia consiste in:
correzione con occhiale di eventuali difetti refrattivi associati (l’astigmatismo è il più frequente)
occlusione con bendina dell’occhio sano (in caso di ptosi monolaterale)
chirurgia se presente una rilevante posizione anomala del capo o se campo il pupillare è coperto
La tecnica chirurgica più utilizzata è la sospensione della palpebra al muscolo frontale. Esistono vari materiali per questa tecnica, quello che preferisco è il filo di silicone. E’ importante sottolineare che questa chirurgia, in età pediatrica, ha scopo principalmente funzionale e non estetico.